“Che è questo ingombro di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io? Sto a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare…”
G. Leopardi Lo Zibaldone
Quel visionario di Leopardi ci aveva visto lungo già nel lontano 22 Aprile 1821!
Pensate addirittura che, nel 2015, la Oxford Dictionary Word, ovvero la parola più utilizzata secondo la prestigiosa istituzione britannica, non fu una parola testuale ma un’emoji, nello specifico “The face with tears of joy”, cioè la faccina che ride fino al pianto.
Questo è un chiaro segnale di come la comunicazione è cambiata proprio perché sta mutando anche il modo in cui la fruiamo: strumenti sempre più piccoli come tablet o smartphone, con segnali sempre più rapidi e sbrigativi e inviati in contemporanea con tantissime altre attività.
L’utilizzo delle cosiddette “faccine” è dilagante poiché esse sono delle preziose alleate per esprimere gli stati d’animo che accompagnano la comunicazione online, dove, sì abbiamo delle parole, ma esse non sono connotate da nessun tono di voce o da specifici gesti, come avviene invece nella comunicazione vis-à-vis.
Insomma è il modo per far capire se quando scriviamo stiamo sorridendo o al contrario siamo arrabbiati!
Le emoticons : ) così come le emoji ????, loro discendenti, rendono meno fraintendibili i messaggi che pubblichiamo in rete e, inoltre, permettono di comunicare l’ironia “testuale”: nessuno se la prende se dopo un insulto ci metti una faccia che strizza l’occhio! ????
Ormai questi piccoli simboli sono entrati di diritto nel linguaggio digitale: veicolano l’attenzione degli utenti su alcuni particolari, aiutano a tematizzare e sicuramente incuriosiscono l’occhio del lettore.
Le opportunità di utilizzo di questo nuovi strumenti sono molteplici e possono essere anche utilizzate dai brand, coerentemente con la loro immagine corporate, per comunicare in modo innovativo con il propri clienti target, specialmente se si tratta di giovani millenials.
Un bell’esempio di spot pubblicitario in cui sono protagoniste le emoji è il lavoro che la nostra agenzia All Creative ha sviluppato per il lancio del secondo punto vendita Johnny Rockets nel centro commerciale Il Leone Shopping Center sul Lago di Garda.
Un video “really funny and focused on target“, come ci hanno ripetuto più e più volte dagli States ????????, ironico e sorprendente, nel quale le emoji della tastiera virtuale del protagonista diventano reali…pure troppo! ????
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