Quando si parla di fotografia professionale, il risultato finale che vediamo sui social o sul sito web è solo una piccola parte di ciò che avviene dietro le quinte.
Ogni shooting fotografico, sia esso ambientato o still life, nasconde un universo di preparazione, creatività e problem solving. Oggi vi portiamo dietro le quinte di un servizio professionale per scoprire come tutto prende vita!
Prima di ogni scatto, la preparazione è essenziale. Il fotografo lavora fianco a fianco con l’agenzia, che ha già parlato con il cliente in fase di brief, per capire l’obiettivo del progetto. Si analizzano i prodotti da fotografare, il mood che si vuole ottenere, il target di riferimento e le piattaforme su cui saranno pubblicate le immagini.
Per gli scatti ambientati, si sviluppa un moodboard che suggerisce lo stile visivo: dall’arredamento ai colori, passando per l’atmosfera e la tipologia di luce da usare. Lo scatto dovrà raccontare una storia, e ogni elemento visivo dovrà trasmettere un messaggio chiaro.
Per lo still life, invece, il focus è interamente sul prodotto. Anche qui, nulla è lasciato al caso: la luce deve essere impeccabile, così come la composizione e i dettagli che esaltano le qualità dell’oggetto.
Una volta definite le idee, si passa alla logistica. Lo shooting ambientato spesso richiede la scelta di una location – che può variare da uno studio con set costruiti ad hoc a location esterne. Nello still life, invece, lo studio è il luogo principale, ma con esso arriva la sfida di creare scenografie perfette per ogni prodotto.
Il servizio ambientato è quello che richiede più preparazione logistica. Il team arriva sul set per montare le luci, preparare gli spazi e allestire gli oggetti di scena. Spesso il fotografo lavora a stretto contatto con l’art director per assicurarsi che tutto in scena sia perfetto. Il fotografo si concentra sull’aspetto tecnico: calibra la sua fotocamera alla perfezione, testa l’illuminazione in diverse situazioni per creare giochi di luce e atmosfere.
L’obiettivo non è solo fotografare un prodotto, ma raccontare una storia nella quale chi osserva l’immagine finale deve immedesimarsi.
Nello still life, l’atmosfera cambia: la tensione e il dinamismo del set ambientato lasciano spazio a una concentrazione quasi meditativa. Lo studio è il regno del fotografo e ogni scatto richiede una precisione maniacale. Il protagonista è il prodotto e ogni elemento visivo deve valorizzarlo.
Qui la luce diventa uno strumento chirurgico: si posizionano pannelli riflettenti, diffusori e punti luce in modo da enfatizzare le texture, i materiali e le forme dell’oggetto. Ogni ombra viene calibrata con cura, e il direttore creativo si assicura che non ci siano impronte, polvere o difetti che possano compromettere lo scatto.
Durante questi servizi fotografici spesso si utilizzano dei furbissimi trucchi del mestiere. Ad esempio, durante uno shooting di prodotti come bevande, si può usare del ghiaccio finto che non si scioglie mai oppure schiuma creata apposta per far sembrare una birra sempre fresca. Lo sapevate?
Se c’è una cosa che accomuna lo shooting ambientato e quello still life, è l’importanza del lavoro di squadra. Dal fotografo ai collaboratori, ogni persona sul set contribuisce al successo del servizio. Ognuno ha un ruolo ben definito, e spesso si collabora per trovare soluzioni creative in situazioni impreviste: la luce naturale che cambia all’improvviso, un oggetto che non funziona come sperato, o una scenografia da riadattare.
Il bello del backstage è proprio questo: vedere come tutti si uniscono per superare le sfide, trovare nuove idee e migliorare il risultato finale. Ogni imprevisto diventa un’opportunità per creare qualcosa di unico.
Quando tutto sembra finito, inizia la magia della post-produzione. Lo shooting ambientato e lo still life si incontrano qui: il fotografo o i graphic designer dell’agenzia si occupano di ritoccare le immagini, bilanciare i colori e perfezionare ogni dettaglio.
Le imperfezioni vengono eliminate, e l’immagine finale prende forma, pronta per essere poi pubblicata. Nel caso dello still life, ogni minimo elemento deve essere impeccabile, mentre per lo shooting ambientato si cerca di mantenere una naturalezza che non sembri troppo artificiosa.
Vi abbiamo raccontato tutto questo per far percepire che dietro ogni immagine che vedete c’è un mondo di preparazione, creatività, precisione, dedizione e grande lavoro. Uno shooting professionale, sia ambientato che still life, è un perfetto equilibrio tra idea e tecnica, tra narrazione e attenzione ai particolari.
Ogni passo del processo, dal concept iniziale alla post-produzione, contribuisce a creare una bella immagine che, si spera, catturi l’attenzione del pubblico.
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