Martina Falce, illustratrice e motion graphic designer del team All Creative, ci ha raccontato in esclusiva il dietro le quinte delle sue opere dedicate al Cretto di Burri.
Come descriveresti in poche parole il concept che sta alla base di queste tue illustrazioni?
Un’ode alla resilienza, dolore e resurrezione dalle proprie ceneri: la duplice anima che convive in queste illustrazioni dedicate alla tragedia del terremoto del ’68 nella Valle del Belice, a Gibellina, in provincia di Trapani, dove ora si erge il Cretto di Alberto Burri, l’opera di Land Art più grande al mondo.
Qual è il sentimento principale che ha ispirato questi soggetti?
L’ispirazione proviene dal tema della ferita, la ferita del terreno lasciata dal terremoto e la ferita lasciata nei cuori degli abitanti del piccolo paese dell’entroterra siciliano.
Quando fu costruita Gibellina Nuova, a pochi chilometri dai resti di Gibellina Vecchia, tanti artisti omaggiarono la tragedia facendo opere da inserire all’interno del paesaggio del paese. Burri invece decise di agire direttamente sulle macerie, voleva immortalare la tragedia, renderla indelebile, non dimenticare quello che era successo, ma elevarlo.
Con queste illustrazioni, ispirata dal pensiero di Burri, faccio la stessa cosa: l’occhio è la massima espressione del dolore, che è insita nella natura umana, e specchio dell’anima, quindi ho voluto elevarlo e renderlo oggetto dell’illustrazione. La tartaruga invece simboleggia la memoria, che non muore mai, che sorregge sul suo guscio il cretto stesso, una corazza dura che protegge.
Da cosa nasce l’idea di trattare proprio questo tema?
L’idea di trattare questo tema così intimo e personale nasce dalla mia esperienza diretta con l’argomento. I miei nonni furono vittime del terremoto e sono originari di Gibellina. Il legame che ho sviluppato con questa storia è stato davvero profondo, tanto che ho scelto di dedicarvi persino la mia intera tesi di laurea in Graphic Design.L’argomento si è poi esteso alle mie illustrazioni digitali, diventando parte integrante della mia narrazione artistica. In ogni mio lavoro, incluso quello incentrato sul Cretto di Burri, si riflette sempre una parte profonda di me stessa, una connessione indissolubile con la mia storia personale che porterò con me per sempre.
Queste suggestive illustrazioni ci hanno appassionato e affascinato così tanto che abbiamo deciso di renderle indossabili per il pubblico tramite delle t-shirt acquistabili sul nostro shop online.
Attraverso queste magliette, è possibile indossare un pezzo di storia. Ogni volta che qualcuno indossa una di queste t-shirt, diventa un portatore di significato, di un messaggio di speranza, forza e un sostenitore dell’arte e della narrazione di Martina.
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