Come impiegare il tempo in quarantena

In questo momento della storia ci siamo accorti e abituati ad avere tempo a disposizione, che non significa, però, averne da buttare. Il tempo è quella cosa che, per quanto ci si sforzi di risparmiarla, finisce per consumarsi sempre.

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Alla data di questo articolo sono passati circa 60 giorni di lockdown: la reclusione forzata, a causa della pandemia di Covid-19, sta costringendo in casa la maggior parte della popolazione mondiale.

Tra chi lavora in smart work e chi è impegnato a gestire i propri figli in mancanza di nonni e scuole, il tempo viene speso impiegato nel nuovo hobby globale, Cucinare: finalmente esserci guardati tutte le 15 edizioni di Masterchef Italia, studiato a memoria Bake Off UK o, addirittura, seguito con attenzione Masterchef Pordenone, ha trovato un senso!

Quante immagini di torte, pizze e altre millemila pietanze abbiamo visto, quotidianamente, postate su instagram, facebook o sulle nostre chat whatsapp?! una calorica e incessante competizione per eleggere il miglior piatto della settimana o la best fotografia del plumcake alle bacche di goji, immortalato con una luce perfetta!

Seguirà, probabilmente, tra qualche mese, la prima edizione di Non sapevo di essere diabetico.

Purtroppo, dopo le prime settimane, la sensazione e l’euforia della novità di avere tempo infinito a disposizione ha lasciato spazio a una nuova routine che, per certi versi, ci tiene occupati completamente e torna a farci desiderare attività e cose nuove: dallo shopping, ai corsi fitness in streaming, fino a un aumento degli ordini di cibo da asporto ma anche attività per migliorarsi, magari imparando cose nuove, anche seguendo dei corsi online. 

A tal proposito, molto interessante è lo spunto che ci dà Psinel (LINK), un podcast di Psicologia e Crescita Personale, scoperto in questo periodo di quarantena. In una puntata, riguardante la capacità di apprendimento di una nuova abilità, viene riportata la teoria che Josh Kaufman descrive nel suo libro 20 Hours to Learn Anything (già acquistato ovviamente, ndr), secondo cui sono sufficienti 20 ore per apprendere le basi di una qualsivoglia nuova attività, dal suonare uno strumento a imparare una nuova lingua a imparare un’arte. 

 

L’autore ci dice che possiamo imparare veramente tutto, in sole 20 ore di pratica. Per raggiungere l’obiettivo, l’autore suggerisce di seguire una serie di passaggi che aiutano nell’apprendimento della nuova abilità.

Il metodo descritto nel libro si compone di una pratica check list di 10 punti, un must degli autori a stelle e strisce. Invitiamo ad ascoltare il podcast o acquistare il libro per sviscerare nel dettagli tutti i punti, in questo articolo ci limitiamo a riportare i 4 punti iniziali che Kaufmann illustrò al pubblico nel suo speech del 2013 al TEDx, qualche anno prima di sviluppare il metodo approfondito descritto nel volume.

Secondo Kaufman, una volta scelta l’abilità che ci appassiona e che vogliamo imparare, dobbiamo procedere in questo modo:

1. Analizzare e scomporre l’abilità da acquisire in sotto abilità

Qualsiasi cosa vogliamo imparare è un insieme di piccole abilità, per cui bisogna prima concentrarci a imparare quelle parti che riteniamo fondamentali (es. le prime note con uno strumento) . Imparate queste, troveremo soddisfazione e, quindi, motivazione per continuare nel percorso.

“Quello che devi fare è imparare quanto serve per poter iniziare a esercitarti e auto-correggerti mentre ti eserciti.”

2. Apprendere sufficienti conoscenze per essere in grado di correggerci da soli

Bisogna cercare queste conoscenze da fonti diverse (libri, filmati, consigli di esperti..). Ma non devono essere usati come scusa per procrastinare l’inizio dell’attività (ad es. inizierò dopo aver finito di leggere tutti i manuali). Bisogna apprendere quel tanto che basta per iniziare e poi continuare a esercitarci, correggendoci.

3. Eliminare tutte le barriere che ci allontanano dalla pratica

Va eliminato tutto ciò che ci distrae dall’esercizio, nel periodo dedicato alla pratica dobbiamo spegnere TV, Internet, Smartphone o isolarci affinchè nessuno ci disturbi. Nel libro, aggiunge anche di impegnarsi per ridurre al minimo le barriere emotive, come l’ansia da prestazione e la paura. In questo caso, la volontà e la scelta di un progetto che amiamo farà la differenza.

4. Esercitarsi con la nuova abilità per almeno 20 ore

Perchè proprio 20 ore? Per riuscire a superare quella che chiama la Barriera della frustrazione, ovvero quella fase in cui ci sentiamo incapaci e realizziamo di esserlo. Le prime 20 ore sono proprio le più difficili, quelle che danno frustrazione e attivano le barriere emotive di cui sopra.

 

Alla fine del talk, l’autore dimostra, ad un pubblico stupito, come ha imparato a suonare l’ukulele mettendo in pratica questo percorso! Potete vederlo qui

 

Gestire il tempo, imparando un’abilità con il metodo appena visto, dedicandosi a piatti gustosi oppure riuscendo ad ottimizzare le nostre molteplici attività, anche lavorative, è da sempre argomento che sta molto a cuore a tutti noi.

La narrativa mondiale, digitale e cartacea, è ricca di pubblicazioni e articoli che aiutano a raggiungere questi obiettivi di efficienza: non resta, quindi, che trovare il tempo di leggerli per trovare quello più adatto ad ognuno di noi!

Scriverò un saggio su come perdere tempo senza sprecare nemmeno un minuto. (Marta sui Tubi, Song: La spesa,  Album: Sushi&Coca, Anno: 2008)