Andiamo con ordine e partiamo proprio dalle origini. Il Black Friday nasce nel 1924 e si tratta di una ricorrenza di origine americana. Fu ideato dai grandi magazzini Macy’s per dare ufficialmente il via allo shopping natalizio, una volta superato il Thanksgiving day. Ricorre, infatti, ogni anno il venerdì successivo al giorno del Ringraziamento, giorno fondamentale per gli americani.

È solo dagli anni Ottanta però che il Black Friday inizia a svilupparsi così come lo conosciamo noi per espandersi e arrivare fino all’Europa e dopo un’iniziale reticenza anche al nostro Paese. Addirittura si è arrivata ad avere una vera e propria “follia del venerdì nero”, con lavoratori che fingevano malattie per poter avere la giornata libera e polizia oberata di lavoro per controllare che tutto filasse liscio.

Se la nascita dell’evento è certa, meno certa è l’origine del nome. Secondo alcune ipotesi deriva dal colore dei registri contabili dei negozi, neri in caso di guadagno, mentre secondo altre ipotesi deriverebbe dal pesante e congestionato traffico stradale che si sviluppa per l’occasione in quel giorno.

Alcuni dicono anche che il nero potrebbe derivare anche dal colore dei lividi sul corpo di alcuni folli che arrivano a picchiarsi a causa delle resse per l’accesso ai negozi.
Noi apprezziamo il forte impegno, ma preferiamo attenerci alle prime due versioni.

In origine, quindi, era solo un giorno. Con il tempo siamo arrivati addirittura a considerare novembre il Black Month, con sconti più o meno vantaggiosi a partire già dal post Halloween, ma non solo. Sono nate con il tempo altre giornate, per contrastare e allo stesso tempo emulare il Black Friday, come ad esempio il Cyber Monday. Quest’ultimo è considerato la risposta del commercio elettronico con sconti quasi esclusivamente online di tutto quello che sono prodotti hi-tech. E ancora, la settimana senza IVA di siti come Unieuro, il Singles day (che casualmente cade ancora a novembre) o il Grey Thursday (che consiste nell’aprire i negozi addirittura già dalla notte del Ringraziamento).

MA COME INSERIRSI IN QUESTO MARASMA DI PROMOZIONI?

Da venditore è ovviamente importante sfruttare bene tutte le possibilità (oltre che essere onesto nella scontistica, ma questo non dovrebbe esserci bisogno di ricordarlo).

Ecco uno spunto di strategia: il periodo antecedente al Black Friday è il periodo migliore dell’anno per fare lead generation perché il cliente è più propenso a lasciare la propria mail in cambio di avere l’accesso alle promo con ulteriori vantaggi.

In passato una scelta strategica poteva essere quella di anticipare gli sconti rispetto al venerdì, ma come abbiamo già detto, ora risulta obsoleta, essendo gli sconti dilatati addirittura su tutto il mese di novembre. Tempo fa poteva essere una scelta brillante anche lo sfruttamento del Black Friday da parte di settori che sembrerebbero estranei a questo tipo di promo.

Ormai, nel 2023, tutti gli esercizi aderiscono a questo tipo di promozione, addirittura cliniche mediche o iscrizioni a maratone. Adesso tutti si aspettano promozioni e vantaggi, quindi ha nettamente più senso fare leva su questa attesa e aspettativa, cercando di non deluderla.

Da compratore, invece, è giusto ricordare comunque che spesso il prezzo del Black Friday non è il più basso registrato durante l’anno e cambia da negozio a negozio, sia esso fisico o online. È importante fare sempre dei confronti, addirittura ci sono piattaforme online, come Idealo, usate da addirittura 2,4 milioni di utenti, che fanno per voi queste comparazioni.

Stando ai numeri, per rispondere alla domanda iniziale, sì, ha ancora senso il Black Friday nel 2023. Ogni anno si parla di record e potrebbe sembrare ripetitivo e ridondante ma la realtà è che ogni anno i consumatori spendono più dell’anno prima.

Un numero assurdo da condividere riguarda la conta dei morti e feriti solo per essere andati a fare shopping: 12 morti e 116 feriti solo dal 2006 al 2019. Passando a numeri più piacevoli, per quest’anno si ipotizza per gli italiani un budget di 256€, circa 6€ in più dell’anno scorso. Negli USA, gli acquirenti sono arrivati ad una cifra record di 9,12 miliardi di dollari nel 2022, solo per quanto riguarda gli acquisti online.

Non ci resta che aspettare i numeri nel 2023, che ci aspettiamo essere sicuramente più alti dei precedenti.

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